E’ in un piccolo garofano selvatico il “segreto” dei rinomati profumi capresi.
Una pianticella che cresce tra le rocce e si veste di rosa d’estate, quando sparge nell’aria la sua delicata fragranza. E fu proprio d’estate che rivelò la particolarità che l’avrebbe resa preziosa. Accadde quando la regina Giovanna I d’Angiò sbarcò sull’isola nell’estate del 1380. Avvertito all’improvviso che la sovrana non avrebbe mancato di far visita alla Certosa di San Giacomo, l’allora abate, non avendo tempo per altro, si precipitò a raccogliere dei colorati fiori di campo con cui adornò le sale che stavano per accogliere la sovrana. Quando, tre giorni dopo, l’abate andò a togliere i mazzi, si accorse che l’acqua in cui erano rimasti aveva un piacevole profumo, che proveniva dai rustici garofani rosa in piena fioritura stagionale. E così il Dianthus silvestris svelò la sua magia, ispirando la creazione dei profumi capresi. E ancora oggi il piccolo fiore delle rupi è alla base delle tipiche essenze create sull’isola.
___