Cambia appena una vocale nell’aggettivo, resta il riferimento al poeta Virgilio nell’un caso e nell’altro, ma il Parco Vergiliano non va confuso con il Virgiliano, già parco della Rimembranza.

Il Vergiliano si trova dietro la chiesa di Santa Maria di Piedigrotta. E il riferimento a Virgilio è legato, lì, alla presenza di quella che viene tramandata fin dall’antichità come la tomba dell’autore dell’Eneide, ovvero un imponente monumento in opus reticulatm situato all’ingresso della Crypta neapolitana, nota anche come Grotta di Posillipo, che è la galleria di oltre settecento metri scavata nel tufo in età augustea tra Fuorigrotta e Mergellina, per collegare la città di Napoli  all’area flegrea. Opera attribuita al liberto e architetto Lucius Cocceius Acto, autore della Crypta romana di Cuma e del Portus iulius. E oltre al sepolcro del poeta di Mantova cantore delle origini di Roma, nel parco è collocata all’interno di una grotta anche la tomba di un altro grande poeta, morto a Napoli nel 1838: Giacomo Leopardi. Le sue spoglie vi furono traslate dalla chiesa di San Vitale a Fuorigrotta, che non esiste più, in concomitanza con il centenario della morte nel 1939.

Nove anni prima, nel 1930, in occasione del bimillenario delle celebrazioni virgiliane, era stato inaugurato il nuovo parco cittadino, precedentemente sottoposto a importanti lavori di consolidamento e risistemazione.  



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