Prete per vocazione, archeologo prima per caso poi per passione, don Pietro Monti è stato lo scopritore di una miniera di testimonianze e reperti archeologici dall’VIII secolo a.C. fino agli albori del Cristianesimo nel sottosuolo di Lacco Ameno.
A poca distanza dal luogo in cui era nato il 29 giugno 1916 e dove, a parte gli anni trascorsi a studiare a Salerno, trascorse tutta la sua vita e la sua missione sacerdotale, dopo l'ordinazione nella Cattedrale d'Ischia il 5 luglio 1942. Cinque anni più tardi, il 17 settembre 1947, fu nominato rettore della chiesa-santuario di Santa Restituta, incarico decisivo, non solo per il sacerdote, ma anche, imprevedibilmente, per la sua nascita come studioso e archeologo, destinata a segnare profondamente la riscoperta e la conoscenza della storia dell’isola d’Ischia e del Mediterraneo. Fu del tutto casuale che il giovane prete si trovasse a compiere una importante scoperta archeologica nella sostituzione di un pavimento della chiesa “piccola” di Santa Restituta.
Era il 1952 e sotto quel pavimento, via via che si esploravano sempre più in profondità gli strati delle diverse epoche, emersero una basilica pre-cristiana con cimitero, al di sotto della quale erano situati un cimitero romano e una costruzione, sempre romana, che don Pietro riteneva fosse un tempio. Solo dopo si arrivò alle fornaci greche, sette, ottimamente conservate e utilizzate ininterrottamente dai vasai pithecusani dalla fondazione di Pithekoussai nell’VIII secolo a.C. all’età ellenistica, con testimonianze di tutte le fasi di lavorazione dell’argilla fino al prodotto finito. Intanto don Pietro era diventato, da autodidatta, un grande esperto di ceramica antica. Amico di Giorgio Buchner, percorreva l’isola con lui e con AlfredRittmann, alla ricerca di tracce di antichi insediamenti, effettivamente identificati da un versante all’altro di Ischia.
Alla storia dell’isola, scritta in parte anche con il suo contributo, dedicò Ischia preistorica greca romana paleocristiana nel 1968 e nel 1980 il volume Ischia archeologia e storia e Ischia altomedievale a cui seguì Ischia nel XVII centenario dell’arrivo di S. Restituta. Negli Scavi di Santa Restituta da lui scoperti e aperti al pubblico creò, curandone anche l’allestimento, un Museo con i preziosi reperti rinvenuti in loco. Collaborò con vari ricercatori e istituzioni culturali italiane e straniere e, negli ultimi anni, alle ricerche condotte sulle fornaci e i loro materiali dalla Freie Universität di Berlino.
Ma è anche frutto di un’idea di don Pietro la suggestiva rappresentazione dello sbarco di Santa Restituta, che si tiene ogni anno per i festeggiamenti del 17 maggio nella baia di San Montano.
Don Pietro Monti morì a Lacco Ameno il 13 aprile 2008.
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