Un gran limone, l’ Ovale di Sorrento, dalla forma ellittica e asimmetrica. Del resto i limoni sorrentini sono protetti dal 1999 dal marchio Igp.

La mela Limoncella di Sant’Agata sui Due Golfi è un frutto antico, piccolo, profumato e dal gusto inconfondibile. Proprio nell’areale di questo borgo dei Monti Lattari esprime le sue caratteristiche migliori, grazie a un habitat unico sospeso tra la montagna e il mare della Costiera Sorrentina. La sua buccia giallo-verde, punteggiata di marrone e dalla forma irregolare, racconta un’origine antica e la stretta aderenza all’identità di Sant’Agata, dove è parte integrante della memoria storica della comunità.

Tradizionalmente raccolta a fine settembre, la Limoncella conquista con il suo delicato profumo di limone. Anticamente, veniva conservata a lungo nelle grotte naturali o nei sottotetti e, fino al secolo scorso, rappresentava una risorsa economica importante per gli abitanti del borgo. Con il tempo la sua coltivazione si è ridotta, ma oggi una nuova luce si è accesa per salvarla dall’oblio.

Mimmo De Gregorio, patron del ristorante “Lo Stuzzichino” nel cuore di Sant’Agata, si è impegnato in prima persona per la salvaguardia di questo frutto. In una delle contrade che si diramano dal centro, ha preso in custodia un antico meleto appartenente alla famiglia Ciardella, situato a 400 metri sul livello del mare: l’età avanzata dei proprietari non permetteva più di seguirne la coltivazione, così Mimmo ha scelto di mantenerlo vivo e produttivo, attenendosi ai principi e alle tecniche tradizionali tramandate di generazione in generazione.

La piccola mela conquista per il suo equilibrio tra acidità e dolcezza e per l’aroma agrumato che la distingue tra tutte. Le donne di Sant’Agata la utilizzano da sempre nelle crostate, al forno con il miele o nelle confetture. Qualcuno, ancora oggi, la essicca al sole dando vita ai cosiddetti passatielli, un modo per conservare il frutto tutto l’anno, tavole natalizie comprese.

Il sodalizio con Catello di Maio: un nuovo panettone artigianale che profuma di rispetto 

Mimmo De Gregorio ha voluto che la mela Limoncella tornasse protagonista proprio del Natale, sottoforma di candito, per profumare un panettone artigianale. Per questa creazione si è affidato a Catello Di Maio, patron di Cesto Bakery a Torre del Greco. La canditura lenta e la lunga lievitazione con lievito madre si fondono in un dolce che, al taglio, sprigiona il profumo della piccola mela: uno scrigno di ricordi, identità e sostenibilità. Un gesto semplice, ma carico di significato: riportare in vita un frutto antico per custodire il futuro di una comunità e della sua terra.

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