L’Alto Casertano, terra di innumerevoli borghi medievali, perle incastonate sulla mezzaluna montana che protegge e domina la pianura dell’antica Terra di Lavoro.
Il mare non è certo lontano ma qui si respira già un’aria diversa, quella dell’entroterra appenninico, con i suoi alti monti, le verdi vallate e i fiumi. Una terra così ricca non poteva che attrarre sia dall più remota antichità svariati popoli... dagli antichi Opici ai Sanniti, fino all’arrivo dei Romani, per poi passare ai Longobardi, i Normanni, gli Angioni e gli Aragonesi... e ognuno di loro ha lasciato un’impronta profonda sul territorio, marchio che a Pietravairano è ben visibile.
Arroccato sulle pendici meridionali di monte Caievola, custodisce luoghi di estremo interesse storico, come il bellissimo castello, dove è ancora possibile ammirare, nella sua architettura, le ultime tre diverse dominazioni: quella Normanna, Angioina e infine Aragonese.
Delizioso poi il borgo, con le sue viuzze e i molti palazzi nobiliari oramai abbandonati.
Perdersi in questo dedalo di strade è un’esperienza da vivere... ma la vera perla, giunta da un passato molto più antico è lo stupendo Teatro-Tempio romano che si trova sul vicino Monte S. Nicola.
Esempio raro di teatro e tempio nel casertano, deriva la sua costruzione quasi sicuramente dagli antichi Sanniti, rimaneggiato poi dai Romani tra il II e il I secolo a.C.
Scoperto per caso venti anni fa, circa, oggi è quasi completamente restaurato e fruibile, risalendo varie stradine, una più agevole, partendo dal convento dell’Immacolta Madonna della Vigna, l’altro, più selvaggio, dalle spalle del convento, seguendo via Sant’Eramo.
La vista che si apre, arrivati sui gradoni dell’antico teatro-tempio è a dir poco unica e abbraccia tutto il territorio, a 360°.
Lassù, si intuisce il motivo dei nostri antenati di costruire un’opera simile...
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