Sebbene il suo nome derivi dalla parola osca tifata, che vuol dire leccio, il monte Tifata è in gran parte brullo, fatta eccezione per i boschi che ne fasciano il versante settentrionale.
Lì dove il Volturno lo separa dall’Appennino Sannita. Alto 602 metri, sorge tra i comuni di Caserta, Capua e San Prisco e segna il confine settentrionale della pianura campana. Le numerose cave di pietra calcarea attive nel tempo ne hanno stravolto per ampi tratti la morfologia. Non vi si trovano corsi d’acqua. In compenso, sul versante verso Capua non mancano resti di strutture di ville rustiche, acquedotti, sepolcri e postazioni di difesa di epoca romana.
Ph: Gerardo Attanasio
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