Dalla sommità della collina verdeggiante lambita dal fiume Clanio, a 320 metri di altezza, si godeva di una visione completa sui monti del Partenio e sul passo di Monteforte Irpino fino alla valle del Sabato, la chiave d’accesso alla terra di Puglia e al collegamento con l’Adriatico.
Dall’altura di cui occupa la sommità, il castello di Gesualdo domina maestoso la valle del Calore.
È un’apparizione che suscita stupore e ammirazione all’ingresso del Vallo di Lauro. Come uscito da una fiaba, s’impone allo sguardo il magnifico Castello Lancellotti, che sorge con le sue torri, le mura merlate, l’aspetto imponente e misterioso sul cosiddetto primo sasso, perché precedentemente vi sorgeva una costruzione romana.