Generale, vicerè di Palermo, a portarlo a Ischia erano state le famose acque termali da cui si aspettava di trarre beneficio. E così fu, ma abitando a Testaccio, da dove era difficile raggiungere l’acqua di Olmitello, utile per i suoi problemi, decise di far costruire una strada per collegare Testaccio alla spiaggia dei Maronti, su cui sbocca proprio la fonte di Olmitello.
Era il 1765 quando fu realizzata la nuova strada di pietra a scalini, che dalla chiesa di San Giorgio rendeva molto più agevole raggiungere i Maronti. Corafà provvide pure a far piantare, per ombreggiarla, 150 alberi di gelso bianco, donati alla parrocchia di San Giorgio. A ricordo di quell’opera, nell’ottobre del 1769, fu collocata sulla piazza di Testaccio una lapide marmorea. Il generale Corafà morì a Testaccio nel 1775.
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