Re a soli otto anni, nel 1759, quando il padre Carlo salì sul trono di Spagna, Ferdinando era nato nel Palazzo reale di Napoli il 12 gennaio 1751. Dal 1759 al 1767, quando raggiunse la maggiore età, il regno fu governato da un Consiglio di Reggenza che riceveva istruzioni da Madrid. Il giovane sovrano non aveva interesse per lo studio e non si era dedicato molto alla sua formazione, preferendo le battute di caccia ai libri.
A diciannove anni sposò Maria Carolinad’Asburgo figlia di Maria Teresa d’Austria, che gli diede 17 figli e che ebbe un ruolo di primo piano nel governo del regno, sempre più orientato a favore dell’Austria. Tanto più quando la Segreteria di Stato fu affidata a John Acton, fedelissimo della regina, che diede grande impulso alla riorganizzazione dell’esercito e della flotta. Dopo la Rivoluzione francese, il regno fu schierato contro francesi e giacobini nella Prima coalizione antifrancese del 1792. L’espansione napoleonica in Italia provocò un nuovo conflitto con i francesi nel 1798: l’esercito napoletano attaccò la Repubblica romana e Ferdinando entrò in città da conquistatore. Ma durò pochi giorni e una controffensiva obbligò i napoletani alla ritirata. Fu allora che il re decise di lasciare Napoli e di traferirsi a Palermo. Dove rimase per tutta la durata della Repubblica Napoletana del 1799 e dopo, fino al 1802, quando ritornò a Napoli, dando inizio a una dura restaurazione e repressione.
Alleato degli austriaci nella Terza coalizione antifrancese (1805), dopo la sconfitta di quest’ultima da parte di Napoleone, il Regno di Napoli si ritrovò nei progetti espansionistici della Francia. Nel febbraio 1806 le truppe del generale Massena entrarono in città, ma Ferdinando e la corte si erano già messi al riparo a Palermo. Napoleone dichiarò decaduta la dinastia borbonica e affidò la corona al fratello Giuseppe, che la tenne fino al 1808, quando fu proclamato re di Spagna, sostituito a Napoli dal cognato Gioacchino Murat. Intanto Ferdinando, sostenuto dall’Inghilterra, rafforzava il suo potere in Sicilia, ma il tentativo di riprendere il controllo del regno continentale dalla Calabria fallì.
Nel 1814 morì Maria Carolina e il re si unì con matrimonio morganatico a Lucia Migliaccio. Caduto Napoleone, l’anno seguente Murat subì una pesante sconfitta a Tolentino. Le decisioni del Congresso di Vienna e il trattato firmato a Casalanza il 20 maggio 1815 aprirono le porte al ritorno a Napoli dei Borbone. Ferdinando tornò nella capitale il 7 giugno 1815. Nel dicembre 1816 fu istituito il Regno delle Due Sicilie e Ferdinando ne assunse il titolo corrispondente. I primi moti carbonari del 1820 coinvolsero anche Napoli, dove il re fu costretto a concedere una Costituzione, che si affrettò a ritirare dopo la repressione della rivolta.
Il 4 gennaio 1825 Ferdinando lasciava questo mondo dopo aver regnato per ben 65 anni e tre mesi. Fu sepolto nella chiesa di Santa Chiara. Gli successe il figlio Francesco I.
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