Il Montenuovo si presenta da solo: è una montagna nuova. Letteralmente. È l’ultimo vulcano nato in Europa, 500 anni fa. In termini geologici, è un neonato. E dove è nato questo piccolo vulcano? All’interno di un Supervulcano, quello dei Campi Flegrei.

sentiero montenuovo 3Tutelata da un omonimo Parco Regionale, l’area dei Campi Flegrei è una delle zone vulcaniche più attive e pericolose del mondo: ne esistono solo 13 su tutto il pianeta! All’interno dei Campi Flegrei sono conservati tanti piccoli vulcani, vecchi anche 40.000 anni, alcuni sono diventati laghi, alcuni hanno stimolato la fantasia di poeti e viaggiatori. Ma torniamo al Montenuovo.

Questo piccolo cono alto circa 150 metri sorge sulla costa di Pozzuoli, a fianco dei laghi Lucrino e Averno. Nacque il 29 settembre del 1538, eruttando tre volte in una settimana. Distrusse il villaggio medievale di Tripergole, ridusse del 90% la superficie del Lago Lucrino ed isolò il Lago d’Averno dal mare. Un botto e poi si chetò, il Montenovo è spento. Solo alcune fumarole ci ricordano la sua natura vulcanica, ed oggi è un’oasi naturalistica gestita dal Comune di Pozzuoli

È possibile visitarlo in tutta sicurezza, salendo fino in cima e affacciandosi sul cratere, percorrerne tutto il perimetro e poi scendere sul versante che porta al Lago d’Averno. Qui il bosco termina e la “modernità” del giovane vulcano lascia il posto ad un suo collega molto più anziano. Sì, perché anche il Lago d’Averna ha origini vulcaniche, eruttò circa 4000 anni fa.

I Greci ed i Romani erano convinti che fosse l’accesso al mondo dei morti, visto che le sue esalazioni gassose uccidevano gli uccelli che lo attraversavano in volo.

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Questo è il luogo che Virgilio scelse per ambientare il VI canto dell’Eneide. Possiamo stare tranquilli però: il vulcano oggi è spento e pieno di uccelli, e sulle sue sponde crescono vigneti DOC e sorgono resti di antichi stabilimenti termali. E se attraversando quei vigneti, dovesse venire voglia di assaggiare, ci sono delle aziende agricole aperte apposta. Insomma, un’escursione facile, ricca di natura e storia, alle porte di Napoli, perfetta per chi vuole affacciarsi all’escursionismo.

Dettagli Tecnici:

Difficoltà: (facile/medio)

Lunghezza: 6 km circa;

Tempo di percorrenza: 3 ore circa;

 

Equipaggiamento consigliato: scarpe tecniche da trekking richieste(l’utilizzo di altra tipologia di scarpe precluderà la partecipazione per questioni di sicurezza), bacchette da trekking, abbigliamento comodo a strati, giacca o gilet anti-vento, cappello/occhiali da sole e indumenti di ricambio da portare con se o da tenere in auto.

 
GUIDA AMBIENTALE stefanoGUIDA AMBIENTALE - Stefano Erbaggio
<< Nato nel 1988 a Napoli e cresciuto a Pozzuoli, nei Campi Flegrei. Da bambino collezionava le figurine degli animali ed era affascinato dalle storie di Dei ed Eroi che avevano camminato sulla sua terra. Da grande si laurea in Scienze Naturali e comincia a raccontare quelle storie. La natura la studia e la  ama, cerca di trasmettere questa passione perché chi ama non fa del male. Da quasi dieci anni è una guida ambientale escursionistica AIGAE. >>
Tel.: 3498184313