Figlio primogenito del famoso Luigi, l’autore della Reggia di Caserta, compì la sua formazione come architetto e ingegnere, insieme ad altri due fratelli, sotto la guida paterna proprio nel cantiere della Reggia e poi nella progettazione dell’Acquedotto Carolino. Quando Carlo era poco più che ventenne, il padre decise di continuare a farlo lavorare tra Napoli e Caserta, mentre gli altri due fratelli si trasferirono in Spagna.
Jakob Phillipp Hackert, prussiano di Prenzlau dove era nato il 15 settembre 1737, fu avviato alla pittura dal padre, per poi trasferirsi a Berlino, dove, dopo un periodo trascorso presso la bottega di uno zio, frequentò l’Accademia di Belle Arti e corsi che lo indirizzarono verso la pittura di paesaggio.
Il più fidato amico di Ottaviano fin dalla giovinezza, compagno di tante battaglie, artefice di grandi vittorie terrestri e per mare – tra tutte la battaglia di Azio contro Antonio e Cleopatra - e sostegno sicuro nella scalata al potere del futuro princeps, che lo scelse come suo genero, Marco Vipsanio Agrippa si era distinto sui campi di battaglia della Spagna e della Macedonia già sotto Giulio Cesare.
Assetato di sapere, Gaio Plinio Secondo, più noto come Plinio il Vecchio, fin da piccolo si era interessato a studiare e ad approfondire le più diverse discipline con la passione e la curiosità del ricercatore. E ad accrescere e rafforzare il suo patrimonio di conoscenze contribuirono non poco le spedizioni militari a cui partecipò in varie zone dell’impero sotto Vespasiano, di cui era amico, e i numerosi viaggi, che lo portarono fino in Africa.
Non è stato facile per i posteri ricostruire la biografia di Pietro Cavallini, uno dei massimi esponenti della Scuola romana del XIII secolo. Il nome Petrus Caballinus de Cerronibus utilizzato nei documenti ufficiali aveva fatto pensare a lungo che si trattasse di un’altra persona e c’è voluto tempo per ricomporre un quadro attendibile delle informazioni disponibili.
Era di Siena l’insigne scultore e costruttore Tino di Camaino, che vi era nato intorno al 1285, figlio dell’architetto Camaino di Crescentino, ma il suo maestro fu il grande Giovanni Pisano, al cui fianco partecipò alla realizzazione dei rilievi della facciata del Duomo di Siena.