Il Calore (108 km), Irpino per distinguerlo dall’omonimo fiume lucano, ha le sue sorgenti sul Monte Accellica nella catena dei Picentini, nei Comuni di Montella e Cassano Irpino.
Citato da Plinio il Vecchio, il fiume Cervaro che nasce dai Monti della Daunia in Puglia, per parte del suo percorso (105 km) scorre in Irpinia, al confine con la provincia di Foggia, nella parte alta della vasta valle che porta il suo nome.
Lungo 50 chilometri, il Sabato per 35 scorre in terra irpina. Nasce sul Colle Finestra del Monte Terminio e nei pressi di Altavilla Irpina segna per un tratto il confine tra le province di Avellino e Benevento, dove prosegue il suo corso. Riceve l’acqua di alcuni torrenti, del Vallone Barra e del Fenestrelle (11 km), che passa per la città di Avellino.
È il secondo fiume del Mezzogiorno per volume d’acqua, il Sele (64 km) che nasce sul lato nord-orientale del Monte Plafagone, contrafforte del Cervialto, ad un’altitudine di 420 metri, nel Comune di Caposele.
Ribolle il fango nella brulla distesa che occupa parte della valle formata dal fiume Miscano, vicino a Montecalvo Irpino.
Dopo l’Unità d’Italia, approfittando dei fitti boschi di faggi, i briganti vi trovarono un sicuro rifugio. Ad una altitudine di 1050 metri, l’altopiano del Laceno, nel Comune di Bagnoli Irpino, si estende tra i Monti Picentini, ai piedi del Cervialto e circondato da altre vette della catena.
È definita “area di interesse scientifico del WWF”.